Il 19/12/19 è stato siglato l’accordo finale sulla trattativa di rinnovo del CCNL del Credito.
Le OO.SS. dovranno sottoporre, come prassi, questo accordo alle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori e poi, se approvato, si passerà alla stesura dell’articolato vero e proprio.
La trattativa si è svolta sugli argomenti presentati con la piattaforma rivendicativa dei sindacati.
La parte più apparente è quella economica; gli aumenti salariali arriveranno a fine validità, a 190 euro lordi per gli inquadrati come vice capoufficio con sette anni di anzianità.
Per questi colleghi gli aumenti partiranno da gennaio 2020 con 80€ in più in busta paga e proseguiranno con 70€ in più a partire da gennaio 2021 e altri 40€ in più a partire da gennaio 2022. Tutti al lordo delle trattenute di legge.
E’ stato, altresì, abolito il salario di ingresso per i nuovi assunti ovvero la diminuzione della retribuzione rispetto alle tabelle economiche. Questa diminuzione era già stata ridotta dal 20% al 10% nel precedente rinnovo del CCNL
Oltre alla parte economica, è stata ampliata l’Area contrattuale, cioè il perimetro delle tipologie di aziende che applicano il contratto dei bancari. La norma aggiunta prevede che saranno “bancari” anche i dipendenti coinvolti nelle cessioni di rami d’azienda che si occupano di crediti NPL ed UTP, cioè sofferenze ed incagli.
Sono state migliorate alcune norme di tutela dei dipendenti: è il caso dei giorni utili per rispondere ad una contestazione, portati a 7 oppure, per la stessa casistica, la possibilità di richiedere l’accesso alla documentazione inerente i fatti contestati con conseguente interruzione dei termini.
Ed ancora, l’Azienda anticiperà i costi di assistenza legale per i ricorsi fatti da terzi rispetto all’attività del dipendente. Di fatto è il recepimento nel contratto di una norma prevista nell’accordo sulle politiche commerciali dell’08/02/2017.
Sono state recepite nel nuovo CCNL anche le norme che regolano il cosiddetto “Lavoro Agile” ovvero lo smart working. Sarà possibile effettuarlo per 10 giorni al mese nelle modalità e nei tempi concordati con l’Azienda. Recepite anche le norme di legge sulle unioni civili per l’accesso ai diritti previsti per i familiari convenzionali.
Altre novità: il diritto alla disconnessione dopo l’orario di lavoro, il part time come diritto per le donne con figli portatori di handicap, la valutazione professionale che non terrà conto del non raggiungimento degli obiettivi commerciali.
Miglioramenti ancora circa la formazione, gli sviluppi professionali di carriera, i permessi retribuiti.
E’ istituita una Banca del Tempo.
Ai bancari la parola nelle assemblee.
In questo video della Segreteria Nazionale Uilca sono illustrati i risultati ottenuti.