Il 95% degli under 30, ogni giorno, è su internet. Il 60% è costantemente “connesso”.
Nonostante il potenziale accesso ad informazioni da tutto il mondo prelevabili in rete, il 70% del campione intervistato, preferisce i fatti locali.
E’ quanto emerge da un’indagine di Demopolis su un campione di 1.000 giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni.
Negli ultimi dieci anni, grazie all’evoluzione del costume e della tecnologia, sono cambiati radicalmente i gusti dei giovani circa gli strumenti da utilizzare come fonte di notizie.
Dal rapporto di Demopolis emerge che le fonti di informazione preferite dai giovani sono siti web, portali e testate online (75%).
Nonostante la fase che attraversiamo, “tiene” l’informazione in TV: i telegiornali locali e nazionali sono preferiti dal 66% degli intervistati.
Nel decennio trascorso c’è stato il boom dell’utilizzo dei social quale fonte di informazione dal 15 al 63%. Ma i media tradizionali sono percepiti come più affidabili di questi canali più moderni.
Sempre meno spazio per la carta stampata; i giornali tradizionali vengono letti online ed in tempo reale.
Ancora ai 2/3 dei giovani intervistati non piace la faziosità dell’informazione politica; il 56% stigmatizza la scarsa obiettività, il 48% la superficialità di molte notizie.
(fonte Demopolis.it).
La ricerca di Demopolis mostra come i giovani siano interessati al giornalismo ed alla sua funzione fondamentale per una corretta informazione dei cittadini, con particolare riferimento al giornalismo di inchiesta – E’ quanto afferma Carlo Verna, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti; e continua – E’ un dato confortante in questa fase in cui abbondano fake news, linguaggi di odio soprattutto via web e dove si cerca di neutralizzare la funzione del giornalismo come “cane da guardia” della democrazia.