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Riscossione Sicilia. Mobilitazione vicina

Oggi si è tenuto a Palermo una riunione dei Dirigenti Sindacali degli Esattoriali UILCA Sicilia per discutere della situazione di Riscossione Sicilia SpA.

Alla riunione era presente la Segretaria Nazionale UILCA comparto esattoriali, Giovanna Ricci ed il Segretario Generale UILCA Sicilia Giuseppe Gargano.

 

 

L’Attivo dei Dirigenti Sindacali ha prodotto un Ordine del Giorno col quale ha stigmatizzato la carenza di interventi risolutori definitivi a garanzia del sistema di esazione in Sicilia ed a garanzia dei lavoratori di questa azienda anche in considerazione della scadenza del 31/12/18, data in cui per provvedimento di legge, sarà liquidata Riscossione Sicilia.

I dirigenti sindacali della UILCA hanno deciso di esperire tutto quanto necessario per realizzare la piena unità sindacale per presentarsi insieme alle altre sigle più forti ai tavoli negoziali.

Saranno convocate assemblee dei lavoratori nelle quali sarà presa in considerazione la dichiarazione di stato di agitazione ed anche altre azioni utili a tutelare i lavoratori.

Contattato telefonicamente il Segretario Generale UILCA Sicilia Giuseppe Gargano ha così commentato la situazione:

“Abbiamo bisogno di garanzie certe per i lavoratori di Riscossione Sicilia. Dopo le dimissioni del CDA del “dopo Fiumefreddo”, e la nomina del nuovo CDA proposto da Musumeci  e soltanto parzialmente passato in Commissione Affari Istituzionali dell’ARS con due “bocciati” su tre, resta il problema vero: la data del 31 dicembre in cui è previsto che Riscossione Sicilia sarà posta in liquidazione. La politica giochi pure con la politica e con gli affari di partito, ma non può permettersi di giocare con 700 posti di lavoro! I dirigenti sindacali UILCA Sicilia, perciò, hanno deciso di avviare un percorso di “tensione” costante sulla questione, dalle assemblee dei lavoratori che proporremo alle altre organizzazioni sindacali fino alle azioni di lotta a tutela dei dipendenti. Non risparmieremo l’utilizzo di alcuno strumento a nostra disposizione, perché la posta in gioco è altissima: oltre al servizio di esazione, è a rischio la vita di 700 famiglie..”